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Su elettrodi per saldatura

Quando si parla di elettrodi di saldatura ci riferiamo a degli elementi conduttori che possono essere definiti di prima specie o di seconda, in base al materiale di cui sono fatti. Nel processo di saldatura sono solitamente quelli di prima specie a essere più usati, quindi si parlano di elettrodi alluminio o elettrodi acciaio inox. La scelta è strettamente legata sia all'utilizzo che al materiale da saldare

Che elettrodi usare per saldare?

Per capire esattamente quali elettrodi per saldatura servano bisogna imparare a leggere le sigle che li contraddistinguono e che si trovano sull'elettrodo stesso. I numeri da tenere in considerazione sono: i primi due che indicano la prestanza. Il terzo numero indica quale sia la posizione di saldatura e il quarto il rivestimento dell’elettrodo. Bisogna anche considerare il diametro che serve: solitamente si ha un range che va dai 1,6 ai 1,99 mm (la misura indica l’anima dell’elettrodo). Per lo stesso lavoro potrebbero servire più diametri in momenti diversi della saldatura. Gli elettrodi rutilici sono i più comuni per la saldatura e permettono di agire con macchine per la saldatura non necessariamente professionali e costose.

Cosa si salda con l'elettrodo basico?

Gli elettrodi basici hanno una proprietà maggiore rispetto ai rutilici, ovvero si può eliminare da questi l’umidità, se introdotti in forni da essiccazione (cosa che non avviene per gli elettrodi rutilici). Inoltre tra i vantaggi annoverabili si può aggiungere il fatto che permettano di saldare in tutte le posizioni, saldano materiali che hanno anche impurità e grossi spessori. Questa tipologia di elettrodi viene usata nel fai da te o da piccoli artigiani, soprattutto su ferro e su leghe di acciaio. Sono utilizzabili con saldatrici che abbiano una potenza superiore ai 70V.

Gli elettrodi per acciaio inox sono fatti in diverse leghe con anima in inox (le leghe sono solitamente la 304, 308, 309, e la più professionale 316).Gli elettrodi per saldatura del ferro, che vengono maggiormente adottati dagli addetti ai lavori, sono gli elettrodi rutilici e quelli basici. La loro facilità di utilizzo li rende accessibili anche a chi non avesse una specifica esperienza in merito e può avere comunque buoni risultati. Gli elettrodi hanno diversi diametri, per cui, prima dell’acquisto, bisogna valutarne la misura corretta. Per chi dovesse usarli può pensare di avere una scorta con varie misure in base alla necessità. I fondamentali da avere sono quelli di 1,6 mm, elettrodi basici 2,5, elettrodi rutilici 2,5 mm e quelli di 3,2 mm.